Novità nel panorama musicale italiano: è uscito nelle radio italiane "Una piccola parte di te", il secondo singolo estratto dall' album "Dolos" (etichetta Riserva Sonora) del cantautore carrarino Renzo Cantarelli.
La canzone affronta in modo semplice e senza retorica il tema della incomunicabilità, di quanto sia difficile oggi riuscire a confidarsi, ad aprirsi anche con le persone che si amano.
Un pezzo grintoso che mantiene tutta la sua tensione dall'inizio alla fine, intervallato da un assolo di chitarra prima e di hammond poi, per arrivare ad un finale godibile ed orecchiabile.
Per quel che riguarda il videoclip, è diretto da Simone Gazzola e Stefano Campagna.
La redazione di Musica Notizie ha avuto modo di intervistare Renzo Cantarelli:
D. Perché la scelta di affrontare il tema dell'incomunicabilità in questo brano?
R. La canzone nasce osservando come oggi i ragazzi facciano un uso esagerato della tecnologia per comunicare, per discutere sui social e poco per ritrovare quella fisicità nel rapporto interpersonale. Spesso i social diventano l'unico modo per confidarsi ma così facendo si perde l'abitudine al contatto, al guardarsi negli occhi , ad accarezzarsi. Lo sguardo è molto più importante di tante parole, un gesto a volte è più efficace di mille discorsi. Purtroppo questa abitudine sta contagiando anche le persone più mature e spesso al ristorante si notano genitori con i figli che chattano con assoluta disinvoltura , rinunciando ad un dialogo importante e necessario.
D. Il momento più emozionante della sua carriera?
R. In questi anni molte sono state le soddisfazioni ma il momento più emozionante è sempre quando per la prima volta Sali sul palco e presenti al pubblico le tue nuove composizioni. Descrivere questo momento è davvero difficile, non sai mai come verranno accolte, se verranno capite, accettate e soprattutto se lasceranno un qualcosa che li farà riflettere e magari le canteranno. E' sempre una grande emozione sapere che la tua canzone diventa di tutti perché tutti si riconoscono nella tua storia e nel tuo stato d'animo.
D. Un palco dove le piacerebbe suonare e con chi?
R. Sembrerà strano ma non ho mai pensato ad un palco in particolare. penso che chi faccia musica d'autore, come faccio da molti anni senta soltanto il desiderio di comunicare e quindi tutti i posti vanno bene, certo mi piacerebbe dividere il palco con cantautori che stimo e che devo ringraziare perché ascoltando le loro canzoni ho deciso che avrei fatto questo lavoro. Uno tra questi è Francesco De Gregori con cui mi piacerebbe duettare qualche sua canzone e magari anche qualche mio brano. Chissà che davvero non possa succedere?
La canzone affronta in modo semplice e senza retorica il tema della incomunicabilità, di quanto sia difficile oggi riuscire a confidarsi, ad aprirsi anche con le persone che si amano.
Un pezzo grintoso che mantiene tutta la sua tensione dall'inizio alla fine, intervallato da un assolo di chitarra prima e di hammond poi, per arrivare ad un finale godibile ed orecchiabile.
Per quel che riguarda il videoclip, è diretto da Simone Gazzola e Stefano Campagna.
La redazione di Musica Notizie ha avuto modo di intervistare Renzo Cantarelli:
D. Perché la scelta di affrontare il tema dell'incomunicabilità in questo brano?
R. La canzone nasce osservando come oggi i ragazzi facciano un uso esagerato della tecnologia per comunicare, per discutere sui social e poco per ritrovare quella fisicità nel rapporto interpersonale. Spesso i social diventano l'unico modo per confidarsi ma così facendo si perde l'abitudine al contatto, al guardarsi negli occhi , ad accarezzarsi. Lo sguardo è molto più importante di tante parole, un gesto a volte è più efficace di mille discorsi. Purtroppo questa abitudine sta contagiando anche le persone più mature e spesso al ristorante si notano genitori con i figli che chattano con assoluta disinvoltura , rinunciando ad un dialogo importante e necessario.
D. Il momento più emozionante della sua carriera?
R. In questi anni molte sono state le soddisfazioni ma il momento più emozionante è sempre quando per la prima volta Sali sul palco e presenti al pubblico le tue nuove composizioni. Descrivere questo momento è davvero difficile, non sai mai come verranno accolte, se verranno capite, accettate e soprattutto se lasceranno un qualcosa che li farà riflettere e magari le canteranno. E' sempre una grande emozione sapere che la tua canzone diventa di tutti perché tutti si riconoscono nella tua storia e nel tuo stato d'animo.
D. Un palco dove le piacerebbe suonare e con chi?
R. Sembrerà strano ma non ho mai pensato ad un palco in particolare. penso che chi faccia musica d'autore, come faccio da molti anni senta soltanto il desiderio di comunicare e quindi tutti i posti vanno bene, certo mi piacerebbe dividere il palco con cantautori che stimo e che devo ringraziare perché ascoltando le loro canzoni ho deciso che avrei fatto questo lavoro. Uno tra questi è Francesco De Gregori con cui mi piacerebbe duettare qualche sua canzone e magari anche qualche mio brano. Chissà che davvero non possa succedere?
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