venerdì 5 maggio 2017

Il Canzoniere: "La mia banda suona il rock" di Ivano Fossati

Parliamo oggi del brano dal titolo "La mia banda suona il rock" di Ivano Fossati. L'album è stato pubblicato nel 1979 dalla RCA Italiana.
Si tratta di una delle canzoni più note di Fossati; l'autore non l'ha mai inserita né in dischi dal vivo né in antologie. Per quel che riguarda la stesura testuale di quel brano, non ha molto del Fossati che oggi tutti conosciamo ma, allo stesso tempo, quella canzone fu fondamentale per il lancio mediatico dell'artista reduce dall'esperienza con i Delirium, dai suoi primi album da solista e dai primi successi prettamente autoriali per Anna Oxa. "La mia banda suona il rock", quindi, ha permesso a Fossati una notorietà popolare che è servita a fare apprezzare, seppur in minima parte, le sue grandi capacità da musicista ed anche da autore. "La mia banda suona il rock" possedeva una netta matrice autoriale oltre ad una originalità del vocabolario e delle sonorità: il testo intende palesare la forza della musica e la sua capacità di abbattare frontiere e pregiudizi. Una miscela coinvolgente, quindi, dove tra i tanti temi si parla anche della voglia di arrivare dei giovani artisti disposti a tutto pur di essere considerati ed è, forse, proprio questo il tacito ed incoscio obiettivo di questo progetto. 

LA MIA BANDA SUONA IL ROCK (Ivano Fossati)

La mia banda suona il rock
e tutto il resto all'occorrenza
sappiamo bene che da noi
fare tutto è un'esigenza.
È un rock bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza.
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti.
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera.

Oh, non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no oh, per favore no.

La mia banda suona il rock
e cambia faccia all'occorrenza
da quando il trasformismo
è diventato un'esigenza.
Ci vedrete in crinoline
come brutte ballerine
ci vedrete danzare
come giovani zanzare.
Ci vedrete alla frontiera
con la macchina bloccata
ma lui ce l'avrà fatta
la musica è passata.
È un rock bambino
soltanto un po' latino
viaggia senza passaporto
e noi dietro col fiato corto.
Lui ti penetra nei muri
ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti
che la tua anima non è morta.

E non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no, per favore no.

La mia banda suona il rock
ed è un'eterna partenza
viaggia bene ad onde medie
e a modulazione di frequenza.
È un rock bambino
soltanto un po' latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza.
È come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì
ma dormivamo tutti.
E la mia banda suona il rock
per chi l'ha visto e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì
inseguiva una sua chimera.

Oh, non svegliatevi
oh, non ancora
e non fermateci
no no no ah, per favore no.

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