martedì 9 maggio 2017

Il Canzoniere: "La vasca" di Alex Britti

Parliamo oggi del brano "La vasca" e cantato da Alex Britti. Si tratta del secondo album in studio del cantante italiano e pubblicato nel 2000. Anticipato dal singolo "Una su 1.000.000" il disco, grazie anche al brano "La vasca", secondo estratto del album, guadagna in pochissimo tempo un doppio disco di platino, per poi superare il traguardo del quarto disco di platino.
Per quel che riguarda il videoclip di "La vasca", diretto dai Manetti Bros, inizia con Britti all'interno di una vasca da bagno che suona la propria chitarra, mentre canta il brano. La scena si sposta in una enorme piscina, nella quale Britti è su un materassino ed intorno a lui, nuotano numerose persone. Nuovamente la scena si sposta in una festa notturna sulla spiaggia. Infine il video ritorna a mostrare Britti nella situazione iniziale, alternandolo ad altre persone che come lui, cantano la canzone all'interno di una vasca da bagno.

LA VASCA (Alex Britti)

Voglio restare tutto il giorno nella vasca 
con l’acqua calda che mi coccola la testa
un piede fuori che s’infreddolisce appena, 
uscire solo quando è pronta già la cena.
Mangiare e bere sempre e solo a dismisura 
senza dover cambiare buco alla cintura
e poi domani non andrò neanche al lavoro, 
neanche avvertirò perché il silenzio è d’oro
tornerò con gli amici davanti di scuola, 
ma senza entrare, solo fuori a far la ola.
Non ci saranno ripetenti punto e basta, 
staremo tutti insieme nella stessa vasca
così grande che ormai è una piscina, 
staremo a mollo dalla sera alla mattina
così che adesso è troppo piena e non si può più stare, 
è meglio trasferirci tutti quanti al mare
quando fa buio accenderemo un grande fuoco, 
attaccheremo un maxi schermo e un maxi gioco
e dopo inseguimenti vari e varie lotte 
faremo tutti un grande bagno a mezzanotte.

Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.

Saremo più di cento, quasi centoventi, 
amici conoscenti e anche i parenti
con il cocomero e la cocacola fresca, 
con le chitarre a dirci che non è Francesca
aspetteremo le prime luci del mattino; 
festeggeremo con cornetto e cappuccino
e quando stanchi dormiremo sulla sabbia, 
le nostre camere scolpite nella nebbia
ma dormiremo poche ore quanto basta 
per poi svegliarci e rituffarci nella vasca.

Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.

Voglio restare tutto il giorno in una vasca 
con le mie cose più tranquille nella testa
un piede fuori come fosse una bandiera, 
uscire solo quando fuori è primavera
ma spero solo questa mia fantasia 
non sia soltanto un altro attacco di utopia
perché per questo non c’è ancora medicina 
che mi trasformi la mia vasca in piscina
né tantomeno trasformare tutto in mare, 
però qualcuno lo dovrebbe inventare.

Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso, 
mi bagno, m’asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso, 
e mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso.


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